Mi sento un po’
italiana perché vivo con una famiglia italiana. Per quasi ogni pasto mangio il
cibo italiano. Durante la cena con la mia famiglia ci riuniamo al tavolo.
Parliamo sulla nostra giornata in italiano. Mangiamo un primo, un secondo, un
contorno, e un dolce ogni sera. Questo è come un pasto italiano tradizionale. Ho
mangiato troppi carboidrati. Ho mangiato gelato almeno 50 volte. Quando vado al
supermercato o un altro negozio, provo a parlare in italiano. Ordino
regolarmente dal banco gastronomia. Me piacciono la finocchiona, il salame
toscano, lo speck, e il prosciutto crudo. Ora riconosco alcune delle strade. Qualche
volta qualcuno mi chiede indicazioni e posso capire e rispondere. Prendo molti
autobus, conosco il 6, il 7, il 19, il 11, il 17, e il 22. Sono andata in molte
città: Palermo, Venezia, Bologna, Pisa, Lucca, Siena, e Volterra. Conosco
alcuni artisti italiani del Rinascimento come Michelangelo, Giotto, Beato
Angelico, e Masaccio. Penso di essere stata in quasi tutti i musei d’arte. Ho comprato
un libro su Beato Angelico a Bologna. Non ho indossato i sandali da quando sono
qui. Prima mettevo sempre i sandali con le calze. Indosso anche i jeans qui,
mentre non li indossavo da anni negli Stati Uniti. Ho dovuto comprare dei
maglioni perché indossavo solo magliette. Ho celebrato la Pasqua per la prima
volta qui. All’inizio non mi piaceva vivere qui ma l’Italia è crescita su di
me. Mi mancherà l’Italia.